novembre 25, 2020
Città della Pieve è conosciuta non solo per aver dato i natali ad uno dei più celebri artisti del rinascimento, il Perugino, ma anche per essere produttrice di zafferano.
La pianta, originaria dell’Asia Minore, fu impiegata fin dall’antichitá per uso tintorio, farmacologico, cosmetico e gastronomico. Le sue proprietà curative erano note sia agli Egizi che alle civiltà del Mare Egeo, che raffigurarono il fiore dello zafferano nelle pareti dei loro palazzi reali e santuari.
Nella Bibbia e precisamente nel Cantico dei Cantici, lo zafferano viene associato alle piante piú aromatiche e pregiate che nascono nel giardino.
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aprile 29, 2020
Quando si osserva un’opera del Perugino quello che colpisce, al di là della bellezza dei colori e delle composizioni, è l’imponenza e l’ariosità dei suoi panorami. Per la loro perfezione e il loro potere evocativo talvolta viene da chiedersi se siano davvero ispirati a paesaggi reali o se invece siano solo frutto della sua fantasia.
Gli storici dell’arte confermano la prima soluzione: Perugino trasse ispirazione da veri paesaggi che idealizzò e rese immortali nei suoi capolavori. Ma quali sono questi paesaggi? Dove si può trovare un’ampia vallata, colline verdeggianti, scarpate scoscese, calanchi, boschetti e piccoli paesi, strade, fiumi, torrenti e specchi d’acqua? Proprio nella sua terra natia, nelle terre umbre d’Occidente a cavallo tra la Valle del Lago Trasimeno e la Val di Chiana, raccolte oggi sotto il nome di Terre del Perugino.
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ottobre 25, 2019
Lo zafferano è sempre stata una spezia largamente usata per le sue proprietà tintorie, magiche, curative ed evocative. Nel mondo antico, infatti, veniva utilizzato per tingere le stoffe, per la profumazione di letti e cuscini, per aromatizzare l’acqua usata per lavare i pavimenti dei templi e per irrorare le gradinate dei teatri, mentre per i suoi poteri curativi era impiegato per curare le patologie legate al mondo femminile.
Quando si pensa allo zafferano vengono in mente subito paesi esotici, l’India e l’Oriente, ma anche l’Italia è tra le zone di produzione di questa pregiata spezia e Città della Pieve sorge in una di queste aree nostrane, dove il territorio collinare e cretoso ed il clima adatto, favoriscono la crescita rigogliosa di questa pianta. La tutela dei coltivatori di zafferano è documentata già negli statuti rinascimentali della città, dove pene pecuniarie venivano comminate a tutti coloro che avessero rovinato i campi e le produzione del croco, come all’epoca veniva chiamato lo zafferano.
Lo Zafferano di Città della Pieve è oggi il prodotto d’eccellenza della città, per il quale ogni anno si svolge “Zafferiamo” l’evento volto alla sua valorizzazione. In tre giorni nel centro storico la gastronomia, le degustazioni ai profumi di zafferano, la mostra mercato delle eccellenze produttive del territorio e i produttori del Consorzio dello Zafferano vi condurranno alla scoperta e alla riscoperta di questa preziosa spezia.
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settembre 30, 2019
Prosegue anche nei mesi invernali il servizio di trasporti che vi condurrà alla scoperta della Val di Chiana comodamente seduti su pullman turistici scoperti… un modo originale e diverso per conoscere le bellezze del territorio!
Il servizio prevede la possibilità di scelta tra tre itinerari diversi (rosso, blu e giallo). Con il ROSSO, potrete ammirare la Val di Chiana e la Val d’Orcia, con il tour BLU le terre di produzione di rinomati vini e con il tour GIALLO la Terra degli Etruschi nelle città di Chiusi, Montepulciano, Chianciano, Sarteano e Città della Pieve.
I tour sono di 2 tipologie, tour singolo panoramico di 2 ore, senza possibilità di discesa, oppure tour HOP ON/HOP OFF giornaliero panoramico con possibilità di discesa e salita nelle stazioni intermedie durante l’arco della giornata.
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settembre 28, 2019
Passeggiare nelle vie dei borghi in autunno è un’esperienza indimenticabile e, dopo la calura estiva, questa è la stagione migliore per visitare le Terre del Perugino con i loro musei, i loro profumi e i loro paesaggi. Lasciatevi, quindi, catturare dall’aria frizzantina, dalle foglie degli alberi nei viali e nella campagna che si tingono dei colori di caldi del giallo, arancio e rosso, dal profumo dell’uva che viene pigiata, dall’odore della terra umida. Nelle Terre del Perugino tutto questo è possibile!
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settembre 10, 2019
Il museo paleontologico “Luigi Boldrini” di Pietrafitta riapre finalmente le sue porte!
Considerato uno dei più ricchi e importanti a livello europeo, il museo deve questa sua ricchezza ai fossili rinvenuti durante l’attività estrattiva mineraria sviluppatasi nella Val Nestore a seguito della scoperta di vasti giacimenti di lignite nel suo sottosuolo.
I giacimenti fossiliferi costituisco una vera e propria “finestra” sull’antica conformazione dell’area, anticamente caratterizzata da paludi, laghi e praterie popolate da numerose specie animali, molte delle quali del tutto scomparse.
Gli scavi hanno restituito numerosi resti fossili di vertebrati, in cui i mammiferi rappresentano attualmente la parte più cospicua e variegata della collezione, invertebrati e flora. Sono state recuperate anche tracce e resti di insetti.
Sabato 14 settembre 2019 sarà possibile tornare a visitare il museo e la sua stupenda collezione di inestimabile valore scientifico.
Il museo sarà aperto ogni sabato e domenica del mese di settembre e nei giorni di ottobre: 5-6-13-14-15-16-17-18-19-20, nei seguenti orari: 10-13 e 15.30-18.30.
La collezione sarà visitabile attraverso visite guidate, della durata di 40 minuti, programmate con partenza a cadenza oraria la mattina alle ore 10.15 – 11.15 – 12.15 e il pomeriggio 15.30 – 16.30 – 17.30.
Il costo della visita sarà di 5,00 euro per adulti, e 3,00 euro ridotto per ragazzi da 7 a 17 anni. Gratuito bambini da 0 a 6 anni.