Terre del Perugino

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L’Ars Panicalensis e il Museo del Tulle di Panicale

Ars Panicalensis

I borghi storici racchiudono in sè tradizioni artigianali che si tramandano di generazione in generazione, come la lavorazione della terracotta, del ferro o del legno. Ma Panicale si tramanda qualcosa di più delicato e di femminile: la sapiente arte del ricamo su tulle nota con il nome di Ars Panicalensis.

Il tulle, che si diffuse a partire dai primi dell’800 a seguito del perfezionamento del telaio meccanico per la sua produzione, fu un’evoluzione della tecnica dei merletti a fuselli e ad ago con ricami in fili di cotone o seta. Proprio il ricamo su tulle fu praticato a Panicale dalle monache del Collegio delle Vergini e dalle loro allieve fino al 1872, anno di chiusura dell’istituto.

A partire dagli anni trenta, invece, la panicalese Anita Belleschi Grifoni riprese in mano questa tradizione, perfezionandone la lavorazione, semplificando i punti e introducendo disegni molto più elaborati. La Grifoni era convita della potenzialità economiche e sociali di questo tradizionale artigianato tutto al femminile, quindi decise di fondare una vera e propria scuola. Creò anche il marchio Ars Panicalensis, con il quale quest’arte divenne nota in tutto il mondo. L’intuizione della signora Anita fu un successo, poichè già nel 1936 la scuola entrò in collaborazione con ENAPI (Ente Nazionale per l’Artigianato e le Piccole Imprese), intessendo, è proprio il caso di dirlo, contatti con artisti che crearono disegni e modelli originali da ricamare. Ma il successo non si limitò a questo! Il costo contenuto di ogni prodotto trasformò l’Ars Panicalensis in un bene di prestigio tra le famiglie nobili e della medio-alta borghesia, tra i suoi clienti, infatti, si contano nomi altisonanti come Casa Savoia e i Principi Torlonia.

Al di là dell’aspetto prettamente commerciale, la scuola della Grifoni ebbe anche l’obiettivo di garantire alle donne una propria indipendenza economica e una realizzazione personale attraverso la produzione e commercializzazone dei propri prodotti. L’Ars Panicalensis visse ben oltre la sua ideatrice, infatti, anche dopo la morte della Grifoni e la chiusura della scuola, molte delle ricamatrici continuarono a mantenere in vita questa tradizione giungendo fino ad oggi.

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I manufatti della signora Anita Belleschi Grifoni e delle sue ricamatrici sono oggi ammirabili nel Museo del Tulle di Panicale, ricavato nella bella cornice della Chiesa di Sant’Agostino, in Piazza Regina Margherita. Il museo è stato inaugurato nel 2001 ed espone numerosi prodotti in tulle ricamato proprietà di privati, acquirenti e ricamatrici stesse, o delle chiese cittadine.

A partire dal 2013 il comune di Panicale, in collaborazione con il GAL Trasimeno-Orvietano, ha dato vita ad un evento volto proprio a valorizzare e a diffondere l’Ars Panicalensis, FILI IN TRAMA, che si svolge nel mese di settembre. In questa occasione, espositori e ricamatori da tutta Italia e dal mondo si ritrovano nel paese panicalese per eventi legati al ricamo a tutto tondo, attraverso workshop, presentazioni di libri, spettacoli e mostre.

Per scoprire il Museo del Tulle è possibile prenotare una visita guidata al seguente link:

Panicale tra storia e natura

 
 

English translation:Every historical town has its own local, traditional handicraft that is preserved and passed on from generation to generation, like pottery, iron and wood. Panicale still preserves something more delicate and female oriented; the art of embroidery on tulle with the name of Ars Panicalensis.

The weaving of tulle spread from the early 1800s thanks to the improving of mechanic looms, the evolution of the technique of lace with needle and thread made of cotton or silk. The nuns of the convent of the Collegio delle Vergini and their pupils already practiced embroidery up to the the year 1872, when the convent was shut down.

It was then in the 1930s, when a resident of Panicale whose name was Anita Belleschi Grifoni wanted to bring this tradition back to life, improving the art of weaving, simplifying stitches and introducing more elaborate patterns. Anita Grifoni believed in the economic and social power of this art; for this reason, she founded a real embroidery school. She also created the brand Ars Panicalensis that soon became popular all over the world. Her intuition was right, since the year 1936 her school started to cooperate with the ENAPI (Ente Nazionale per l’Artigianato e le Piccole Imprese/ Public Authority for handicraft and small enterprises), getting in touch with artists who created original designs and patterns. Her school was a real success! The “Ars Panicalensis” became prestigious and counted among his customers royal names and families, such as the Savoia family and the Princes of Torlonia. Apart from its mere commercial aspect, the school’s main purpose was to help women be independent and socially emancipated. The Ars Panicalensis has survived the death of its founder Grifoni and the closing of the school; Even if the school is closed, a group of embroiderers has kept the tradition alive up to now. A collection of items manufactured by Anita Belleschi Grifoni and her pupils can be admired at the Museum of Tulle in Panicale, in the church of Saint Augustine, Square Regina Margherita. The museum, opened in 2001 has a collection of private embroidered items that belonged to families who had previously bought them and then donated to the museum. Since 2013 the Municipality of Panicale together with the GAL Trasimeno-Orvietano has organised a new event with the purpose of promoting the “Ars panicalensis”, FILI IN TRAMA that takes place every year in September. It is a great occasion for exhibitors and embroiderers from all over Italy and the whole world who meet and organize exhibitions, workshop, shows and book presentations.

If you want to discover the museum, then reserve a guided tour following the link here below:

Panicale between history and nature

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